Ecco perché bisogna trovare una soluzione a tutti i costi e in tempi rapidi, modificando appunto il piano. Secondo il vicepresidente Christian Borromini, non si può attendere ancora e i rischi legati alla sicurezza e alla salute non devono essere sottovalutati. I cervi stanno invadendo le strade della zona e provocando danni non indifferenti alle colture agricole, quindi la preoccupazione è cresciuta a dismisura.
La Colmen, una tipica zona di ripopolamenti e cattura in cui vige il divieto di caccia, diventerà un’area in cui è consentito il prelievo venatorio dei soli cervi, con regole e monitoraggi molto severi. Bisogna definire i giorni precisi, gli orari e il numero di cacciatori che saranno chiamati a intervenire: l’area ha una dimensione complessiva di 500 ettari e non mancherà mai la Polizia Provinciale.