Il Servizio di Polizia Provinciale ha diramato la determinazione numero 1078 relativa al controllo del cinghiale nel Vicentino. La specie è presente in diverse aree della provincia veneta, soprattutto nella zona montana e in quella pedemontana, senza dimenticare i Colli Berici. Il piano prevede che gli operatori abilitati intervengano in maniera volontaria tramite l’abbattimento con fucile oppure con l’arco. In ogni momento la Provincia può sospendere o escludere dall’attività i coadiutori che non si attengono alle norme.
Ogni uscita deve essere segnalata alla Polizia in via preventiva ed entro le 13 del giorno in cui si effettua la battuta. Per quel che riguarda l’abbattimento, le postazioni potranno essere di tipo fisso o mobile: la gestione di queste strutture verrà affidata agli Ambiti Territoriali di Caccia, ai Comprensori Alpini, alle Riserve Alpine e alle aziende faunistico-venatorie.
Per quel che concerne l’arco, invece, sono autorizzati i soggetti muniti di licenza di caccia ed iscritti nell’elenco provinciale degli operatori abilitati. Le altre armi e munizioni utilizzabili per gli abbattimenti saranno i fucili a canna rigata, eventualmente muniti di ottica di mira e di visore notturno: il munizionamento sarà soltanto quello atossico.