Il Disegno di Legge Panontin approvato dalla giunta regionale del Friuli Venezia Giulia lo scorso 29 dicembre e relativo al riordino delle funzioni delle province fa ancora discutere. In particolare, la Provincia di Udine ha espresso tutta la sua contrarierà nei confronti del trasferimento della competenza su caccia e pesca alla stessa Regione. Secondo Marco Quai, assessore provinciale alla caccia e alla pesca, la manovra comporterà un aumento delle competenze amministrative in capo alla Regione, una maggiore spesa pubblica a carico dei cittadini e una crescita dei costi per quel che riguarda il trasferimento del personale impiegato negli uffici del lavoro.
Quai è dunque pessimista circa l’esito finale di questo passaggio di competenze, soprattutto in merito alle risorse faunistiche e venatorie, ma anche per la vigilanza ambientale, forestale e ittica. Lo schema di legge dovrà essere esaminato tra pochi giorni dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), chiamato ad esprimersi a tal proposito: il prossimo 19 gennaio ci sarà questa seduta e si capiranno meglio i nuovi sviluppi della vicenda. L’assessore udinese ha spiegato inoltre che gli aumenti dei costi si accompagneranno agli stessi servizi e prestazioni, mentre la rapidità, l’efficienza e l’organizzazione non possono ancora essere valutate.
Nel comunicato di Quai si possono leggere dei dati interessanti per quel che concerne il servizio della Provincia di Udine nell’ambito della caccia e della pesca, in primis il recupero della fauna selvatica ferita o rimasta in difficoltà. In questo settore è stato siglato un protocollo con i direttori di riserva che permette di garantire il servizio nel corso dell’intera settimana e a costo zero per la collettività. Sono infatti disponibili due operatori dell’ente e circa 300 volontari che sono stati formati e istruiti, attivi nelle fasce orarie scoperte e nei fine settimana.
Il nucleo del Ddl è rappresentato da 32 articoli ed è costituito dalla riallocazione in capo alla Regione di funzioni ora provinciali, con un aggiornamento delle competenze e la modifica di alcune norme in materie relative agli enti locali e in tema di Centrale Unica di Committenza (CUC) regionale. Anche le istruttorie per il fondo regionale per il miglioramento ambientale, gli indennizzi dei danni provocati dalla fauna selvatica e altri contributi sono attività destinate al trasferimento da Provincia a Regione. Il servizio provinciale si occupa inoltre della distribuzione del tesserini venatori di caccia insieme ai direttori delle riserve, senza dimenticare l’attività amministrativa che riguarda i procedimenti disciplinari a carico dei cacciatori (in base a quanto rilevato dagli agenti che si occupano della vigilanza).