Come reso noto da Giulia Zanotelli, assessore all’Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento, la giunta è al lavoro per cercare di semplificare al massimo il quadro normativo che disciplina la caccia provinciale. L’impegno è anche quello di revisionare la legge sull’attività venatoria in questa zona, visto che è ormai ha raggiunto ben trent’anni. Come sottolineato dalla stessa Zanotelli, quello che si sta facendo largo è un processo di semplificazione delle norme relative alla caccia.
In particolare, questa fase si riferisce soprattutto al sistema delle sanzioni pecuniarie e non solo. Il testo di riferimento in questo caso è rappresentato dalle “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia”, vale a dire la Legge provinciale numero 24 del 9 dicembre 1991 (il testo ha quindi “compiuto” da poco 27 anni). Il confronto con le associazioni dei cacciatori è in corso e si spera possa essere il più proficuo possibile.
Per quel che riguarda il piano faunistico venatorio, invece, l’assessore ha confermato la validità dello strumento utilizzato finora, dunque non ci sono e non ci saranno revisioni nei prossimi mesi. Il progetto a cui punta la Provincia di Trento è quello di far partire un tavolo in grado di coinvolgere cacciatori e agricoltori in modo da affrontare in modo adeguato l’emergenza cinghiali.