Il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento ha autorizzato l’abbattimento di 75 cormorani nel territorio di competenza per porre un freno ai danni causati dai volatili nei pressi dei fiumi. Questa caccia di selezione è stata predisposta seguendo alla lettera la normativa europea e dopo aver ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA. I cormorani potranno essere abbattuti in diverse zone fluviali, in particolare lungo il fiume Adige, nelle vicinanze delle dighe e confluenze con i torrenti.
Sono stati organizzati anche dei corsi di formazione per preparare al meglio i cacciatori, tanto è vero che l’associazione venatoria provinciale ha collaborato attivamente. L’obiettivo è quello di abbattere non più di 75 cormorani l’anno per un periodo complessivo di cinque anni. I primi avvistamenti in Trentino di questa specie risale al 1993, con i primi e scarsi esemplari limitati al Lago di Toblino.
I cormorani sono presenti nella regione settentrionale soprattutto tra ottobre e aprile, prima dello spostamento verso le zone di nidificazione. Il censimento effettuato dalla Provincia lo scorso mese di gennaio (i dati si riferiscono ai primi dieci giorni di dicembre 2016) ha messo in luce la presenza di 170 esemplari presso le foci dell’Avisio, 180 sul Lago di Toblino e 63 su quello di Caldonazzo, senza dimenticare le 15 presente attorno al Lago di Ledro.