Come specificato da Davide Viola, presidente della Provincia stessa, si tratta di una nuova opportunità che viene incontro alle necessità dei comuni cremonesi. Tra l’altro, già in passato c’erano stati incontri formativi simili, mentre altre attività sono in fase di programmazione per evitare che la specie si diffonda in questa zona della Lombardia. Il piano è stato approvato in relazione al periodo 2015-2017 ed è aperto agli operatori di tipo A (in possesso di licenza di caccia e assicurazione valida) e di tipo B (senza licenza e con le sole gabbie trappole a disposizione).
Gli interventi con il fucile possono essere realizzati nel corso di tutto l’anno e sul territorio a caccia programmata: nelle zone di ripopolamento e cattura è necessaria la presenza di una guardia. Il periodo triennale scelto inizialmente è stato prorogato a tutto il 2018, con i decreti autorizzativi che scadranno il prossimo 31 dicembre.