Nel testo non si parla di cacciatori, ma di “operatori”, incaricati appunto del controllo degli ungulati. L’attività è libera per 12 mesi, ma i soggetti dovranno essere autorizzati, per la precisione dopo aver conseguito l’abilitazione con un apposito esame. Non c’è alcun riferimento, diversamente a quanto avvenuto vent’anni fa, alla caccia con l’arco, mentre è stato inserito il fucile a canna liscia.
Fra due giorni ci sarà la presentazione ufficiale alle riserve venatorie e si parlerà anche di sicurezza e di controlli. Le carcasse dovranno essere portate nei centri per la visita veterinaria e la mandibola sarà messa a disposizione per le analisi di rito. Oltre alle colture agricole, i selvatici stanno creando pericoli dal punto di vista stradale con incidenti ripetuti.