Ultime due decadi del mese di gennaio
Come sapete amici la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) a luglio aveva impugnato la delibera di approvazione del calendario venatorio regionale della Liguria per la stagione 2022/2023 nella parte in cui prevede che la caccia al tordo bottaccio si chiuda alla data del 30 gennaio 2023, anziché a quella del 10 gennaio 2023 come indicato dall’ISPRA. La lipu ha basato il suo ricorso sulle ultime due decadi del mese di gennaio sostenendo che si sovrapporrebbero al periodo di “migrazione prenuziale” della specie in questione, ossia a loro dire perché di ritorno alle zone di nidificazione, durante il quale è vietato l’esercizio dell’attività venatoria.
Key Concepts
Questo dato emerge dall’ultimo aggiornamento del documento (“Key Concepts Document”) nel quale la Commissione UE ha indicato, sulla base dei dati forniti dai singoli Stati, le decadi di inizio della “migrazione prenuziale” delle specie ornitiche cacciabili. Infatti ISPRA nel proprio parere trasmesso alla regione Liguria con nota del 28 aprile 2022, precisava che il Key Concepts Document 2021 aveva aggiornato il periodo di ritorno ai siti riproduttivi della specie migratrice in questione, anticipandola alla terza decade del mese di dicembre.
Trend demografico del tordo bottaccio
Tuttavia, considerando l’esigenza di fissare una data unica di chiusura della caccia per le specie simili e lo stabile trend demografico del tordo bottaccio, l’ISPRA riteneva che la data di cacciabilità di tale specie avrebbe potuto essere estesa al 10 gennaio 2023. Bene dopo tutto il solito cinema, la regione Liguria ha vinto al tar discostandosi dal parere dell’ISPRA e fissando il termine della caccia al tordo bottaccio al 30 gennaio 2023 (onorevole Barbara Mazzali, consigliere regionale della Lombardia)