Una doccia fredda a un mese dalla ripresa della stagione venatoria. Il parere negativo dei tecnici della Regione Umbria al piano venatorio lascia sconcertate i 20mila cacciatori di questo territorio: la pre-apertura (lo scorso anno erano stati un giorno e mezzo a fronte dei 6 giorni a disposizione dei colleghi marchigiani) ad oggi rischia di saltare con buona pace degli animalisti e di chi considera le doppiette una specie ormai in estinzione.
“Ora serve buonsenso”, chiedono i cacciatori umbri. “Il piano venatorio è uno strumento fondamentale per la gestione del territorio – spiega Mauro Bacaro, vicepresidente vicario della Federazione Italiana della Caccia – i danni maggiori li subiranno gli agricoltori” (fonte Corriere dell’Umbria).