“La bozza sottoposta è certamente migliorativa rispetto al piano previgente, in quanto consente un’azione più libera all’attività di contenimento con armi – è il commento del Presidente di Fidc Bergamo -: non è più previsto il numero massimo di 10 operatori per comune ed inoltre consente agli stessi di operare anche singolarmente.
Auspichiamo che la Provincia coordini ed incentivi i vari comuni coinvolti per consentire in tempi brevi l’organizzazione dei corsi abilitativi e l’assunzione dei provvedimenti relativi allo smaltimento. Proporremo alcune modifiche alla bozza del piano al fine di meglio regolamentare l’attività di contenimento e renderla quindi più efficiente, confidando nella condivisione anche delle altre associazioni venatorie rilevanti sul territorio in cui è presente la nutria”.