Nel corso di una messa, infatti, don Sittoni ha parlato a una quarantina di cacciatori a Virago, invitando a perdonare gli animalisti. Il prete è cacciatore da ben 60 anni, una passione nata ancora prima di diventare sacerdote: è stato già costretto a fare i conti con un blitz animalista contro di lui e l’attività venatoria, oltre a una protesta contro la messa di Sant’Uberto organizzata dai cacciatori in duomo. Dopo aver ricordato l’età che avanza, don Sittoni ha sottolineato come gli animalisti siano persone da perdonare, in quanto non sanno quello che dicono e vivono in un contesto diverso da quello dei cacciatori.
Inoltre, hanno perso il buon senso se continuano a mettere sullo stesso piano un capriolo e un coniglio domestico. Secondo il parroco, la natura è in una situazione di debolezza, ma il problema non sarà risolto né dai cacciatori né dagli animalisti. Toccante, infine, è stata l’ultima citazione nel corso della messa: “La caccia anticamente veniva chiamata arte nobile, con buona pace degli animalisti, ma dipende da noi essere nobili e rispettosi”.
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