Il piano avrà una durata complessiva di tre anni, dal 2018 al 2020 e già all’inizio di quest’anno si è deciso di far proseguire le attività di contenimento agli enti preposti. Si è preso spunto da quanto stabilito dalla Legge Regionale 32 del 2014, quella che attribuisce le competenze in diveri settori a province e comuni. Le spese sostenute finora rappresentano comunque soltanto una quota parte dei costi previsti dal piano vero e proprio.
Nel corso del 2015 e del 2016, inoltre, lo stesso assessorato ha stanziato una cifra pari a 675mila euro. Due anni fa le nutrie catturate e smaltite sono state 50mila, mentre per lo scorso anno il conteggio non è ancora ufficiale visto che la rendicontazione terminerà proprio il 31 maggio. Una delle zone maggiormente interessate dall’emergenza è senza dubbio quella del Mantovano, ma ovviamente non l’unica.