Nell’ambito di un incontro convocato in Regione Lombardia dall’Assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi con le associazioni venatorie, è stato affrontato, tra gli altri, anche l’argomento della caccia in deroga. Rolfi ha spiegato che questa volta si tenterà un’altra via: la delibera per il prelievo di fringuello e storno, invece di essere indirizzata ad ISPRA per il canonico parere (destinato ad essere senz’altro negativo), sarà inviata direttamente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai Ministri dell’Ambiente Costa e dell’Agricoltura Centinaio per un parere.
Al governo la Lombardia invierà anche un resoconto sulla condotta di ISPRA, che ha sempre risposto con pareri fotocopia, negando tale possibilità, che è invece garantita in particolari condizioni dalla Direttiva Uccelli, senza per altro mai procedere al calcolo della piccola quantità, come stabilito dalla legge.
Durante l’incontro si è parlato anche di altre questioni aperte: il calendario venatorio, in preparazione e in via d’approvazione (entro l’estate), la questione tortora: diverse Regioni, nonostante il parere contrario di ISPRA, intendono autorizzarne la pre-apertura. Rolfi ha parlato anche della sua intenzione di attivare un coordinamento delle associazioni venatorie all’interno del Piano di Sviluppo Rurale al fine di una migliore sinergia con le esigenze del mondo agricolo.