Caccia alla lepre. Astuta e forte, la lepre è selvatico che da sempre anima i sogni dei cacciatori. Per catturarla è necessaria tecnica, esperienza, l’arma giusta e ottima conoscenza del luogo e delle abitudini dell’animale. Essere accompagnati da un buon segugio renderà la battuta di caccia alla lepre ancora più affascinante e stimolante.
Esistono degli animali la cui caccia riempie di soddisfazione il cacciatore, vuoi per l’astuzia del selvatico, vuoi per la difficoltà della tecnica seguita. Un esempio è quello della caccia alla lepre, la cui cattura carica di emozione e orgoglio il cacciatore, sia che questa avvenga in maniera del tutto fortuita, sia che la cattura sia figlia di una ben organizzata battuta di caccia.
Esistono numerose tecniche da impiegarsi durante la caccia alla lepre, che potrà essere catturata con l’aiuto di un cane da ferma o addirittura in battuta, eppure la tecnica più utilizzata specialmente in Italia è quella della caccia alla posta, che normalmente viene perfezionata con l’aggiunta di segugi. Il cane non necessariamente è di razza, e più spesso si preferisce impegnare bastardini dato che in alcuni casi si dimostrano più potenti, forti e resistenti. Li si potrà impiegare in coppia o singolarmente, mentre il caso di mute o gruppi è davvero raro. La presenza del segugio, sia esso o meno di razza è comunque fondamentale; da non dimenticare infatti la fisionomia della lepre, dotata di forza, resistenza, pelo particolarmente fitto e ossa dure. Anche se colpito gravemente, il mammifero di norma riesce a percorrere ancora diversi metri prima di morire, mentre nel caso di ferite meno gravi è capace di percorrere distanze davvero considerevoli, rendendo la cattura difficoltosa, se non impossibile. E’ qui che entra in ballo il fidato amico a quattro zampe che aiuterà nel ritrovamento del selvatico.
Sarà comunque bene ricordare che la caccia alla lepre non è attività venatoria adatta a tutti. Non si esagera quando si dice che sia una vera e propria arte, dato che oltre alla necessità di accompagnarsi ad ottimi segugi, per dare caccia alla lepre sarà fondamentale pazienza, esperienza e competenza, ma soprattutto tanta passione. Lo ricordiamo spesso, ma mai quanto in questo caso è vero: il cacciatore dovrà avere un’ottima conoscenza del territorio sul quale si svolge la caccia, dovrà conoscere per bene tutte le abitudini della razza, non dimenticando i punti deboli e le sorprendenti capacità. Il selvatico infatti, specialmente se adulto, si dimostra particolarmente arguto e l’unico modo per catturarlo sarà quello di prevederne le mosse. Solo in questa maniera ci si potrà comportare di conseguenza, facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto. Per questo il tipico cacciatore di lepri è un uomo d’esperienza, che conosce a menadito il territorio e si dimostrerà capace di scegliere le giuste poste nelle quali i partecipanti alla battuta dovranno collocarsi. Il cacciatore dovrà inoltre aiutare il proprio segugio a ritrovare la traccia nel caso in cui venga persa; non si tratta in fondo di una situazione tanto rara soprattutto se si caccia in prossimità di corsi d’acqua o se si segue una lepre adulta. Occasionalmente la lepre potrà essere abbattuta con qualsiasi genere di calibro, eppure il professionista di questa tipologia di caccia preferisce il calibro 12 con una cartuccia piombo 5. Il segreto per effettuare un buon tiro è quello della buona posta, di norma in prossimità di luoghi che obbligano la lepre ad uscire allo scoperto. Fondamentale è inoltre l’anticipo, che muterà a seconda della direzione intrapresa dal selvatico. Questo potrà correre di traverso, correre verso il cacciatore, o nella direzione opposta. Negli ultimi due casi il consiglio è quello di puntare alle orecchie dell’animale, mentre nel caso in cui il selvatico giunga lateralmente l’anticipo dovrà essere leggermente superiore. In ogni caso si dovrà tenere il considerazione la velocità dell’animale, e la velocità di tiro del cacciatore. Ecco perché l’esperienza, più che la teoria, diventa davvero fondamentale e riesce a far la differenza. Secondo quanto previsto dal calendario venatori (art. 18 legge, quadro 157/92) la caccia alla lepre comune, al coniglio selvatico, alla lepre sarda, nonché alla minilepre, si apre la terza domenica di settembre e si chiude il 31 dicembre. Ovviamente è da ricordare che ogni Regione, nel rispetto della legge, potrà apportare modifiche al calendario venatorio.