Secondo Viezzi sono importantissime per il mondo venatorio, visto che si sta parlando, tra le altre, della libertà di immissione del fagiano adulto senza limiti di numero e con ampia possibilità di prelievo, della caccia col segugio nelle riserve (anche a ridosso delle aree protette) e dell’allenamento dei seguigi anche sul capriolo. Per il Governo Gentiloni, poi, si può esercitare l’attività venatoria tradizionale in zona alpina e anche nei terreni ricoperti dalla neve, usare i fucili ad anima liscia con tre colpi e devolvere i corsi per l’esame di abilitazione alla caccia alle associazioni.
Le norme da chiarire hanno invece a che fare con l’abbattimento dei capi feriti e che sono stati trovati a margine della strada, la caccia di selezione al cinghiale fino a 4 ore dopo il tramonto, l’abrogazione del divieto di abbattimento dei colombacci oltre il quinto esemplare e l’obbligo di tenere il fucile scarico e in custodia prima dell’inizio dell’attività. In estrema sintesi, la legge friulana sta superando brillantemente il vaglio di legittimità costituzionale.