Il voto di ieri
Nella giornata di ieri, 12 luglio, il Parlamento Europeo ha votato in favore della “Nature Restoration Law”, la legge sul ripristino della natura. Il dossier entra ora nel cosiddetto “trilogo”, ovvero la fase della discussione congiunta fra Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Il testo ha finito per dividere due delle principali associazioni agricole del nostro paese, Coldiretti e CIA.
La posizione di Coldiretti
“Il Parlamento Europeo salva l’agricoltura nell’applicazione della proposta di regolamento sul Ripristino della natura votando l’esclusione degli ecosistemi agricoli come richiesto da Coldiretti a tutti i livelli”. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti che prevedono anche l’eliminazione dell’obiettivo di riduzione del 10% della superficie agricola produttiva, avanzano la richiesta di utilizzare fondi esterni alla Politica agricola Comune (Pac) e introducono il riferimento al rispetto de principio di reciprocità per i prodotti importati.
La puntualizzazione della CIA
“Preoccupano ancora alcuni vuoti normativi, i troppi ostacoli burocratici posti ai singoli Paesi e le rinviate disposizioni sul finanziamento, ma prendiamo atto dell’attenzione da parte del Parlamento Ue alle istanze dell’agricoltura, escludendola, con la cancellazione dell’articolo 9, dall’applicazione della legge sul ripristino della natura”. Commenta, così, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, il voto che, oggi, a Strasburgo ha sì respinto il rigetto della proposta di regolamento della Commissione europea, ma inserito emendamenti importanti per il settore agricolo.