La richiesta ai responsabili dell’esercizio commerciale è stata quella di chiudere il reparto specializzato in attività venatoria: secondo la LAV, inoltre, sarebbe soltanto la ricerca di un dialogo, con tanto di spiegazioni fornite ai clienti e ai commessi. La rimozione dell’abbigliamento venatorio e deli attrezzi per la caccia, inoltre, dovrebbe riguardare il sito di e-commerce, quindi non solo la vendita diretta.
Questa manifestazione di Torino segue quella in contemporanea dello scorso mese di dicembre, anche se per il momento Decathlon ha deciso di proseguire dritto e senza esitazioni con la propria scelta, incassando il sostegno da più parti. La Lega ha parlato, infine, di una disponibilità a un incontro da parte dei responsabili della catena, un segnale interpretato come una apertura incoraggiante, ma che deve essere valutato molto più a fondo.