Gli attivisti della LAV (Lega Anti Vivisezione) hanno organizzato una nuova manifestazione di protesta contro i negozi Decathlon. Stavolta gli animalisti sono entrati in azione a Firenze, per la precisione di fronte all’esercizio commerciale di Via Rastrelli. La richiesta è sempre la stessa, chiudere il reparto dedicato dalla catena di articoli sportivi all’attività venatoria. Come al solito, i volontari erano poche decine e hanno parlato con i clienti per chiedere sostegno, riconvertendo i reparto.
La caccia è stata definita in questo caso un’attività “violenta e inquinante”. Diverse settimane fa la LAV ha protestato con dei sit-in anche a Milano, Torino, Roma, Mantova, Padova, Catania, Bassano del Grappa, Bari, Venezia, Bologna e Macerata. Decathlon ha chiarito da tempo la sua posizione sulla vicenda, quindi vale la pena ricordare il messaggio pubblicato dopo le prime contestazioni: “Decathlon che ha, da più di 40 anni, una vocazione multisport, risponde con la propria offerta, seppur parzialmente, ai bisogni di questa pratica, come fa per oltre 150 discipline sportive. Il nostro marchio Solognac, che concepisce la maggior parte della nostra offerta per i cacciatori, ma anche per chi ama vivere nella natura, promuove una caccia etica e responsabile.
Crediamo che essere cacciatore implichi una responsabilità forte, nell’ingaggiarsi per il rispetto delle bio-diversità, in coerenza anche con le attività agricole e forestali. La nostra volontà é di operare in trasparenza sul mercato, garantendo un’offerta di base, per poter interpretare la pratica con la sopracitata responsabilità“.