Quello delle nutrie è un problema risaputo per il nostro paese, soprattutto in diverse regioni del Nord. Eppure c’è chi vuole proporre ancora interventi diversi dall’abbattimento. Si tratta della LAV (Lega Anti Vivisezione) che ha diffuso una nota nelle ultime ore: “Manca solo l’ultima firma da parte del Ministro Cingolani, perché il Piano di gestione nazionale della Nutria (Myocastor coypus), diventi pienamente operativo dopo che, nella seduta del 7 ottobre, la Conferenza Stato Regioni ha espresso il suo parere positivo. I fucili dei cacciatori e di altri soggetti appositamente formati, saranno così autorizzati dalle Regioni ad uccidere quanti più animali possibile, aiutati anche da vere e proprie camere a gas.
In sede di rilascio del parere, le stesse Regioni hanno ulteriormente peggiorato il Piano al punto che, pur di favorire i cacciatori, sono giunte a imporre la rimozione dell’obbligo di utilizzo di munizioni senza piombo, in fragoroso spregio, quindi, alla tutela di quegli habitat che lo stesso Piano nazionale dovrebbe teoricamente proteggere avviando un nuovo massacro di Nutrie. Fin dal 2018, abbiamo fornito al Ministero dell’Ambiente, allora guidato dal Ministro Costa, numerose osservazioni e critiche per rimuovere dalla prima bozza del Piano il ricorso ai metodi cruenti e letali. Ma nell’ultima versione disponibile, nonostante il cambio del nome di Ministro e ministero, nulla di tutto ciò è stato recepito.
Se il Piano sarà licenziato dal Ministro Cingolani si aprirà quindi una nuova stagione di sangue e massacri. I problemi che le Nutrie sono accusate di procurare agli habitat e alle arginature, sono esclusiva responsabilità di tutti coloro che per decenni si sono arricchiti sugli animali sfruttando la loro pelliccia. Chiediamo perciò al Ministro Cingolani di bloccare l’approvazione di un Piano che altrimenti produrrà l’ennesimo, crudele e intollerabile massacro, a base di fucilazioni e camere a gas; la transizione ecologica deve avviare una nuova stagione anche favorendo la convivenza con gli animali, per questo chiediamo al Ministro anche il finanziamento della ricerca per lo sviluppo del vaccino contraccettivo, in linea con quanto previsto dal Regolamento europeo per la gestione delle specie definite invasive e nel pieno rispetto della vita delle Nutrie”.