Il solito copione
Tempo di calendari venatori ma anche, e purtroppo, di ricorsi. Ne è un chiaro esempio quello che verrà presentato dalla LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia) e da altre associazioni ambientaliste contro il testo marchigiano relativo alla stagione 2024-2025. La conferma è arrivata direttamente dalla sezione regionale della Lega che ha spiegato le motivazioni di questa presa di posizione.
Le motivazioni della LAC
Nello specifico, la LAC contesterà il prelievo venatorio della tortora e quello della moretta: “Il via libera alla caccia, con il nuovo calendario venatorio 2024-2025, approvato (seconda Regione in Italia in ordine di tempo e con largo anticipo rispetto agli anni passati) inserisce la tortora come specie cacciabile, con 2 giornate in pre-apertura a partire dal 1 settembre, malgrado la Commissione Europea e l’Ispra avessero invece indicato di escluderla, essendo la specie in forte declino numerico”.
Turdidi e anatidi
Tra gli altri punti controversi ci sarebbe il limite di caccia prolungato per quel che riguarda tordi e beccacce (il 30 gennaio per la precisione), oltre alle cinque giornate della preapertura per anatidi e colombacci. Il solito copione insomma, l’estate non è ancora cominciata ma da questo punto di vista si preannuncia nuovamente caldissima.