Uno degli esempi più interessanti è quello di starne, fagiani, quaglie e conigli selvatici, prelevabili dal 17 settembre al 31 dicembre di quest’anno. Per la caccia all’allodola bisognerà invece attendere il 1° ottobre (fino alla fine dell’anno), mentre il periodo 17 settembre-20 gennaio è quello scelto per beccaccia e tordo bottaccio. Per gli acquatici come il germano reale, la folaga, l’alzavola, il moriglione e il frullino si potrà andare a caccia dal 17 settembre al 31 gennaio del prossimo anno, mentre per la lepre bianca, la pernice bianca, il fagiano di monte e la coturnice si inizierà il 1° ottobre e si terminerà il 30 novembre. Un discorso a parte lo merita la caccia agli ungulati.
Il prelievo di daini, camosci alpini, caprioli, cervi e mufloni è autorizzata dai regolamenti provinciali, in base al territorio in cui ricade la zona faunistica: per i cinghiali si dovrà fare riferimento al DGR 2088 del 2010 e successive modifiche. Infine, i carnieri saranno distinti in base alla selvaggina stanziale e quella migratoria: nel primo caso si potranno abbattere 2 capi al giorno per un massimo di 35 capi stagionali, nel secondo i capi giornalieri saranno 25 (20 allodole, 10 quaglie, 10 canapiglie, 10 pavoncelle, 10 codoni, 5 morette e 5 combattenti).