A neanche due settimane dalla costituzione FENAVERI, l’associazione appena nata e che raggruppa Federazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Arci Caccia e ANUUMigratoristi, ha deciso di rivolgersi alle regioni italiane. Il motivo è rappresentato dal colombaccio e dalla volontà di far approfondire a questi enti locali il documento locale con i dati che sostengono la preapertura al volatile. Alcune regioni, infatti, non l’hanno prevista nei loro calendari venatori 2016-2017, ma i numeri parlano di altro.
Il no di Veneto, Lazio, Abruzzo e Campania ha fatto storcere il naso, visto che in Italia è stato registrato un forte aumento delle popolazioni nidificanti. Persino le linee guida dell’ISPRA per la stesura di questi calendari hanno confermato l’incremento. Come si legge nel documento allegato da FENAVERI, il colombaccio viene cacciato intensamente in tutto il continente europeo, con date di apertura comprese tra l’inizio di agosto e i primi di settembre (fatta eccezione per i Paesi Bassi).
La crescita della popolazione è una realtà concreta anche nel vecchio continente, di conseguenza si può affermare che questa specie sopporta molto bene il prelievo venatorio a cui viene sottoposta. Ecco perchè i cacciatori italiani dovrebbero poter usufruire di due o più giornate di preapertura, una scelta che renderebbe anche più leggera la pressione sulla tortora, specie che è invece in continuo calo.