Federcaccia Bergamo ha reagito all’ignobile attacco mediatico anticaccia da parte delle associazioni animaliste Lav e Lac con la loro campagna “BastaSparare” e con l’inchiesta che parla di maltrattamenti di cani da caccia. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’affissione dei manifesti sulle bacheche del Comune di Bergamo con il titolo “Anche Jack è vittima della caccia”. L’associazione provinciale non può accettare che venga additata di maltrattamento un’intera categoria e tutti i suoi associati.
Non può tollerare di essere dipinta come una “associazione di aguzzini”, quando i cani da caccia sono tra quelli oggi meglio trattati. FIDC è impegnata costantemente con gli enti territoriali e con le amministrazioni pubbliche, con associazioni di varie categorie sociali anche del mondo agricolo, produttivo e gastronomico ed è inaccettabile la falsa rappresentazione della realtà sostenuta da LAC e LAV.
Pertanto, come preannunciato, si è proceduto a presentare formale denuncia querela contro gli autori della campagna falsa e infamante rivolta contro i cacciatori. A chiusura della faziosa e infame campagna sull’ipotizzato maltrattamento dei cani da parte dei cacciatori, LAC e LAV sono uscite con un discusso manifesto. La nota si conclude in questo modo: “La degna chiusura di tante falsità in realtà la mettiamo noi di Federcaccia Bergamo, con una querela per diffamazione aggravata per le falsità raccontate sin dalla conferenza stampa del 17 gennaio scorso sino ad arrivare all’odioso manifesto”.