A Roma non si ferma l’invasione dei cinghiali: da quelli immortalati a passeggio davanti al gremito ingresso di una scuola a Monte Mario alle quotidiane segnalazioni di branchi intenti a rovistare intorno ai cassonetti. Ci sono poi le scorribande per strade e parchi dei diversi quartieri della città. Incontri ravvicinati che spesso si trasformano nel peggiore degli incubi, come accaduto a Massimo Lopez “inseguito da un cinghiale” sbucato da dietro una pattumiera.
E’ lo stesso attore e comico romano a raccontare la sua disavventura: “Sono andato a buttare l’immondizia e il cinghiale mi ha puntato, si è messo a correre perché avevo la busta in mano. Sono scappato. Ho lanciato il sacchetto che però non entrava nella pattumiera perché strabordava di rifiuti che stanno lì da settimane, con cattivo odore eccetera. Ecco perché a Roma ci sono i cinghiali” – accusa Massimo Lopez nel suo video social. I rifiuti che attirano i cinghiali: per contenerli mancano uomini e mezzi. Già perché per risolvere la questione cinghiali in questi anni si è fatto davvero poco, se non litigare. Il protocollo d’intesa sottoscritto da Roma Capitale e Regione Lazio nel 2019, è rimasto sostanzialmente su carta. Il documento assegnava al Comune il compito di “porre in atto tutte le misure possibili per evitare la presenza di rifiuti” nelle strade ed anche nelle aree verdi.
Ma così non è stato, la città è sporca e tra i sacchetti d’immondizia è facile trovare il cibo di cui gli ungulati, in forte espansione, hanno disperato bisogno. Dall’altra parte i piani di gestione e contenimento di competenza della Regione Lazio e degli Enti che gestiscono parchi e riserve naturali appaiono inadeguati così come mezzi, attrezzature e personale dedicato. Lo scaricabarile istituzionale lascia così campo libero ai cinghiali. Lo sanno bene i romani. “Non ce la possiamo prendere con gli animali, ma con quelle bestie che non risolvono il problema. E il problema è grave” – dice adirato Lopez. “Bisognerebbe chiudere e recintare i parchi, andare a controllare e sterilizzare i cinghiali perché sono in eccesso e invaderanno la città.
Ci sono poi anche i gabbiani che portano malattie e i topi. L’immondizia non viene raccolta: gli operatori dicono ‘che la fa a fare la differenziata, tanto noi raccogliamo tutto insieme’. Sei scoraggiato perché poi le tasse si pagano precisamente. E la differenziata come la faccio? La butto dalla finestra? Perché i cinghiali ora la notte ti assalgono. Non so se questo Paese rimarrà in balia degli eventi. E quindi poi ci lamentiamo del pipistrello della Cina con il virus. Ma qui ci sarà di peggio: cinghiali, topi, gabbiani, dinosauri, lupi…qualsiasi cosa!” (RomaToday).