Nel corso della giornata di ieri, mercoledì 14 giugno 2017, la Corte Costituzionale ha bloccato la Legge Regionale della Liguria numero 29 del 2015 sulla caccia. L’articolo 89 di questo testo sarebbe incostituzionale, come anche sono stati definiti illegittimi l’articolo 92, nello specifico nella parte in cui autorizza il recupero dei capi feriti con le armi anche al di fuori dagli orari previsti e nelle giornate di silenzio venatorio.
Lo stesso discorso vale per l’articolo 93 e la sua previsione di ricorso ai piani di abbattimento della fauna selvatica anche quando l’ISPRA ne ha riconosciuto l’inefficacia. L’articolo 93 è incostituzionale, poi, nella parte in cui si parla dei piani di abbattimento dei cacciatori riuniti in squadre e di quelli che sono qualificati come coadiutori al controllo faunistico oppure ancora come selecontrollori. Quest’ultima bocciatura sarà difficile da digerire, visto che l’emergenza cinghiali riguarda la Liguria e soprattutto la città di Genova.
Francesco Bruzzone, presidente del Consiglio Regionale, ha commentato negativamente la sentenza, spiegando come il provvedimento riguardasse il controllo faunistico e non l’attività venatoria in generale. I cacciatori liguri avevano già dato la loro disponibilità alle battute di caccia chiusa oppure in zone in cui l’attività non è consentita per porre un freno agli ungulati.