La Federazione Italiana della Caccia ha commentato il documento ricevuto dalle regioni italiane e firmato dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU). Il testo chiede la sospensione dell’attività venatoria per sette specie definite dall’associazione in difficoltà e che vivrebbero un declino preoccupante a livello globale. Per questo motivo viene chiesto a Governo, Parlamento e Regioni di intervenire urgentemente escludendo allodola, coturnice, tortora selvatica, moriglione, tordo sassello, pavoncella, pernice bianca dalla lista delle specie cacciabili.
Federcaccia si è così rivolta agli Assessorati competenti sottolineando, al di là della pretestuosità della richiesta, come le argomentazioni tecnico scientifiche avanzate dalla stessa a sostegno della propria posizione non siano scontate e inattaccabili e al proposito ha inviato le controdeduzioni preparate dai propri Uffici tecnici in base alla attuale situazione delle specie in questione, riconosciuta dalle più recenti pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.
Non si può fare a meno di notare che la richiesta di attenzione della LIPU in merito alle specie in difficoltà sia stata negli ultimissimi anni quantomeno poco lineare, dal momento che si sono susseguite campagne aventi per oggetto, variamente, diciannove, sei, una, cinque e ora sette specie diverse. Il fatto poi che tali campagne facciano sempre capo a una richiesta di affiliazione a quest’associazione e di raccolta fondi per le sue attività, non è forse il viatico migliore per poter pensare ad un approccio sereno, laico e oggettivo ai problemi denunciati da parte della LIPU.