Federcaccia si è così rivolta agli Assessorati competenti sottolineando, al di là della pretestuosità della richiesta, come le argomentazioni tecnico scientifiche avanzate dalla stessa a sostegno della propria posizione non siano scontate e inattaccabili e al proposito ha inviato le controdeduzioni preparate dai propri Uffici tecnici in base alla attuale situazione delle specie in questione, riconosciuta dalle più recenti pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.
Non si può fare a meno di notare che la richiesta di attenzione della LIPU in merito alle specie in difficoltà sia stata negli ultimissimi anni quantomeno poco lineare, dal momento che si sono susseguite campagne aventi per oggetto, variamente, diciannove, sei, una, cinque e ora sette specie diverse. Il fatto poi che tali campagne facciano sempre capo a una richiesta di affiliazione a quest’associazione e di raccolta fondi per le sue attività, non è forse il viatico migliore per poter pensare ad un approccio sereno, laico e oggettivo ai problemi denunciati da parte della LIPU.