Le indiscrezioni erano giuste, dopo i tanti dubbi nutriti da diverse regioni italiane, la Conferenza Stato Regioni ha deciso di rinviare il cosiddetto “Piano-Lupo”, il quale prevede un abbattimento controllato degli animali. Il nuovo esame del testo è stato posticipato di tre settimane, visto che la data più probabile per l’approfondimento è quella del prossimo 23 febbraio. Il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha difeso più volte questo piano e la decisione di oggi, giovedì 2 febbraio 2017, è stata accettata senza polemiche.
Lo stesso Galletti si è infatti augurato che il rinvio serva a restituire maggiore serenità al dibattito. Gli abbattimenti controllati sono stati definiti dal Ministro uno strumento a cui non si può e non si deve rinunciare se si vuole ottenere l’equilibrio naturale tra uomini e lupi.
Le associazioni animaliste si sono divise nelle reazioni alla notizia: per il WWF si tratta di un segnale importante, mentre Legambiente ha spiegato di non ritenere utile il rinvio per tutelare la specie e rispondere alle difficoltà degli allevatori. Tra le regioni che si erano mostrate perplesse e dubbiose figurano il Lazio e la Puglia (contrarie fin dal primo momento), l’Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, il Piemonte, la Liguria e la Campania.