Lo abbiamo affermato in più occasioni; il progetto unitario è la forza trainante che può ridare alla caccia una immagine positiva nella società. Con la nascita della Confederazione Cacciatori Toscani si è generato un nuovo entusiasmo, si sono avvicinati tanti giovani, in molti casi rimasti in ombra, e si sta respirando il vento della partecipazione convinta per la costruzione di un soggetto rappresentativo nuovo, includente, dinamico e comunicativo. L’apertura alla società per far conoscere ed apprezzare i cacciatori come portatori non solo di una tradizione ma anche di cultura e conoscenza, sono stati e rimangono alcuni dei fondamentali riferimenti a base dell’attività della Confederazione.
La forza, talvolta travolgente, viene dal territorio, dai volontari che generosamente, ogni giorno, sviluppano tante e belle iniziative. Confessiamo anche la difficoltà a sceglierne e citarne alcune per non far torto ad altre di eguale importanza. Ci scusiamo anticipatamente dunque, se per ragioni di spazio e tempo, ci limitiamo a citare solo i due esempi della settimana che riteniamo però emblematici, frutto di un lavoro costante che si sviluppa ogni giorno nella nostra Toscana, nei territori e sotto i tanti campanili che rendono unica questa meravigliosa Regione e la sua gente. Solidarietà e cultura sono gli ingredienti messi in campo a Capannoli (PI) e Bagno di Gavorrano (GR).
“Conoscere la Fauna” è il titolo di una lodevole iniziativa che la CCT ha sviluppato in collaborazione con il Comune di Capannoli, grazie all’impegno dell’ Assessore Federico Mangino e alla scuola primaria “G.Carducci”. La classe terza ed i rispettivi insegnanti, hanno partecipato ad una lezione incentrata sulla fauna selvatica e sui principali elementi conoscitivi su cui basare un rapporto non viziato né dai luoghi comuni, né da una visione disneyana della natura. Con le risorse dei cacciatori e con il serio supporto tecnico – scientifico della CCT e della Agenzia Formativa Cedaf è stato possibile trasmettere un messaggio estremamente importante per le nuove generazioni. “La bellezza del nostro impegno – ha dichiarato Franco Rinaldi responsabile locale dell’ ARCT- è quello di scoprire la curiosità dei bambini attraverso i loro occhi e di come essi comprendano immediatamente come la natura e le specie selvatiche che abitano le nostre campagne, rappresentino un bene di tutti da gestire e salvaguardare.”
La nostra collaboratrice Ester Navarra ha tenuto una lezione partendo dai grandi carnivori, affrontando tematiche specifiche sui Lupi, Volpi, Caprioli etc., fino alla gestione faunistica. Gli occhi sorpresi dei bimbi, persi dietro le orme del Lupo e dell’ Istrice, spiegare come riconoscere la differenza tra un Cervo ed un Daino, che avevano confuso, l’ attenzione con cui i ragazzi hanno seguito il susseguirsi della presentazione, ci riempie il cuore rendendoci entusiasti. Avvicinare alla conoscenza della fauna locale i piccoli che saranno il nostro futuro ci rende orgogliosi, preparandoci per una esperienza sul campo nella Zona di Ripopolamento e cattura prevista per il prossimo venerdì 24 maggio. Siamo speranzosi , aggiunge Rinaldi, che quanto appreso oggi possa farli crescere consapevoli del loro futuro augurandoci che progetti come questo possano diventare organici alla didattica al pari di altri progetti.
Davanti ad oltre 400 ragazzi delle scuole di Gavorrano (GR) e Scarlino (GR) una delegazione della CCT Grossetana, composta dagli infaticabili Piero Bettaccini, Maurizio Capitini, Alessandro Salvestroni e Daniele Laurenti, si è presentata con un gesto concreto. Siamo qui – ha dichiarato Bettaccini – perché con il ricavato ottenuto dalle nostre iniziative di quest’anno e da altre ormai in cantiere, abbiamo deciso di donare un defibrillatore all’Istituto Comprensivo. Il defibrillatore sarà installato all’interno della palestra della scuola di Gavorrano. Da noi, i cacciatori non si limitano solo a questo! Sono infatti sempre in prima linea accanto ai giovani ed agli studenti, organizzando sul territorio uscite didattiche alternate lezioni in classe tenute da esperti e tecnici faunistici. In questa perla del paesaggio maremmano oggi la caccia è parte pulsante e attiva di una comunità. La caccia parla ai giovani e sa stare tra la gente. Così si fa! Un grazie a tutti per l’impegno e per l’esempio. Andiamo avanti a testa alta, orgogliosi della nostra storia, sentendoci legittimamente parte del futuro.