Una settimana fa il Parlamento Europeo di Bruxelles ha ospitato la conferenza dal titolo “Prospettive per combattere le uccisioni illegali di fauna: il ruolo dei cacciatori“. L’evento è stato organizzato da Karl-Heinz Florenz, europarlamentare e presidente dell’Intergruppo “Biodiversità, Caccia e Attività Rurali”, ed è stata l’occasione per parlare dei vari tipi di lotta al bracconaggio. La Federazione Italiana della Caccia ha presentato una relazione illustrata da Michele Sorrenti, anche se erano presenti altri relatori per parlare di gestione dei grandi carnivori in Finlandia, tutela del cigno minore e contrasto al bracconaggio in Africa.
L’esempio finlandese è stato uno dei più interessanti e si è capito come ridurre il numero di episodi illegali per conservare la popolazione di lupi. Michele Sorrenti ha parlato del piano nazionale contro il bracconaggio, della sorveglianza territoriale delle guardie volontarie e del progetto per reintrodurre l’Ibis Eremita.
La Commissione Europea apprezza il coinvolgimento di tutti i soggetti che sono portatori di interesse, in particolare dei cacciatori. Secondo la Federcaccia, questo messaggio deve essere portato alle istituzioni italiane, cambiando la visione “emotiva” del problema del bracconaggio. Non basta, infine, inasprire le pene per risolvere il problema, ma studiare con maggiore attenzione il problema.