La Coldiretti regionale della Sardegna ha diffuso una nota in cui ha parlato dei cinghiali nell’isola. La presenza di ungulati in questa regione si aggira su oltre 90mila esemplari, sparsi in tutto il territorio. Inoltre, nell’ultimo quinquennio sono stati contenuti grazie ai cacciatori, nonostante i danni non indifferenti. I danni non riguardano soltanto le colture agricole, ma anche l’ambiente e le altre specie.
L’associazione ha ricordato come la siccità e lo spopolamento siano stati determinanti per spostare i selvatici verso nuovi pascoli e nuove riserve di cibo. Per tutti questi motivi Coldiretti Sardegna ritiene necessario un censimento della popolazione, un punto rimarcato dal direttore Luca Saba. L’obiettivo è quello di avere dati certi da cui partire per poi arrivare a delle soluzioni che siano davvero condivise.
L’associazione è pronta come non mai al dialogo con tutte le parti coinvolte, sempre al fine di favorire la tutela delle aziende agricole che hanno tanto bisogno di punti di riferimento in questo preciso momento storico. La salute è un altro dei problemi da non sottovalutare, visto che i principali focolai di peste suina africana sono stati registrati in territorio sardo e non possono essere sottovalutati.