La cartuccia 6,5x57R ha superato la prova del tempo, mantenendosi una scelta funzionale anche in un mercato sempre più dominato da innovazioni moderne. Non si tratta solo di nostalgia per il passato, ma di apprezzare come queste munizioni storiche, come molte altre, si confrontino con le proposte più recenti, spesso introdotte da produttori americani per stimolare il mercato. Negli Stati Uniti, il calibro 6,5 mm, chiamato anche .264”, ha visto una rinascita grazie a diverse nuove cartucce, nonostante molte di esse non siano completamente nuove concettualmente.
Già negli anni ’50, la Winchester introdusse la .264 Win. Mag., una cartuccia eccellente ma oscurata dalla successiva 7 Rem. Mag. In Europa, invece, il calibro 6,5 mm era già stato scelto alla fine dell’Ottocento per vari studi militari, con la Mauser che sviluppò diverse proposte, come la 6,5×55 SM, usata tuttora per scopi militari e venatori. Tra queste spicca la 6,5×57, mai adottata ufficialmente dalle forze armate, ma molto popolare per la caccia in tutta Europa.
Le caratteristiche balistiche della 6,5x57R
La 6,5x57R, con rigatura corta tra 8 e 8,5:1, supporta una vasta gamma di pesi di palla, da 6 a 10 grammi. Le palle più leggere, con ogiva appuntita, offrono una velocità iniziale (V/0) di 1000 m/s, ideale per la caccia al camoscio, mentre le più pesanti, come la palla cilindrica arrotondata, erano utilizzate per cacciare cervi a distanze più brevi.
Oggi, le pallottole con pesi tra 8 e 9 grammi rappresentano il giusto compromesso, come la RWS 6,5x57R con palla KS (Kegel Spitze), che garantisce precisione e lesività elevate su prede come il capriolo. Per selvaggina dalla pelle più spessa, come il cinghiale, è disponibile la variante con palla DK (Doppel Kern) da 9,1 g, che offre una maggiore capacità di penetrazione.
Armi compatibili e impiego pratico
Nel corso degli anni, la versione da carabina della 6,5x57R ha perso terreno, mentre la variante a collarino è rimasta una scelta consolidata per fucili basculanti, come i drilling o i kipplauf. In questi ultimi, la cartuccia è spesso associata a calibri da 12 o 16. Tra le armi più recenti che supportano questa cartuccia, spiccano il Rizzini KR1 e il Sabatti SKL, entrambi testati con successo su caprioli e cinghiali utilizzando diverse configurazioni di palla.
La confezione e le prestazioni della RWS 6,5x57R
La RWS presenta questa cartuccia in una confezione dal design rustico, con scatola di cartone marrone e nero e finestrella trasparente. Le specifiche della cartuccia e del proiettile, come peso e calibro, sono chiaramente indicate, insieme alle norme di sicurezza e alle prestazioni balistiche. Il proiettile KS, con mantellatura in tombacco e nucleo in piombo indurito, offre una buona combinazione di precisione e capacità di penetrazione.
Le prestazioni balistiche, misurate con una canna da 600 mm, mostrano una velocità alla volata di 800 m/s, che si riduce progressivamente a 574 m/s a 300 m. L’energia varia da 2624 a 1351 Joules, con la GEE tarata a 164 m e risultati soddisfacenti fino a 210 metri. Nonostante le lievi variazioni rispetto a versioni precedenti della stessa cartuccia, la 6,5x57R con palla KS rimane un’opzione efficace per la caccia a distanze medie.
In sintesi, nonostante l’evoluzione tecnologica e la diminuzione delle proposte attuali, la cartuccia RWS 6,5x57R continua a rappresentare una scelta solida per chi apprezza le tradizioni balistiche europee, offrendo al contempo prestazioni moderne sufficienti per una vasta gamma di prede.