Iniziamo dalle caratteristiche tecniche:
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Ora passiamo ai dati di traiettoria con linea di mira posta 40 mm sopra l’asse della canna, distanze in metri e variazioni in mm:
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Si evince come i parametri dominanti siano appannaggio del proiettile e della carica responsabile della velocità: in elenco osserviamo la sezione retta e il peso da cui discende la densità sezionale, primo elemento per mantenere la velocità, il fattore di forma si aggiunge a questi per la regolarità del volo attraversando l’aria con la minima cessione della V/0 e osteggiando lo scostamento laterale provocato dal vento o sbalzi di traiettoria dati da strati d’aria a diversa densità. Viene poi la precisione intrinseca fornita dalla rigatura della canna e le oscillazioni al distacco del proiettile dalla volata. Di qui in avanti gioca il peso con le variabili conseguenti alla distanza e all’ambiente in cui si agisce. Da ultimo si nota il minor tempo di canna e di volo della 6 XC rispetto alle concorrenti, specie .6 BR e .308 Win.
C’è materiale su cui pensare insieme alla riconsiderazioni di alcune convinzioni che parevano certezze immutabili come palla pesante uguale palla che mantiene meglio la traiettoria, dimenticando la velocità e la sezione retta longitudinale del proiettile, e sovente altre cose. In alcuni casi le nuove cartucce rivestono un pretto intendimento commerciale: qui i numeri dicono che le nuove funzioni sono una reale miglioria. Ne siamo particolarmente soddisfatti.