La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge per la riforma della legittima difesa. I banchi del Governo erano caratterizzati dalla presenza dei soli esponenti della Lega, mentre non c’erano quelli del Movimento 5 Stelle: i voti favorevoli sono stati 373, mentre quelli contrari si sono fermati a quota 104, oltre ai due astenuti. Non è mancata l’alta tensione, in particolare i deputati di Forza Italia hanno mostrato alcuni striscioni in cui è apparsa la scritta “Finalmente una cosa di centrodestra”.
Il varo ufficiale del testo, comunque, deve attendere una ulteriore votazione, vale a dire quella del Senato. Il passaggio poteva essere evitato ma ci sono stati alcuni problemi che hanno richiesto l’ennesima procedura prima dell’ok definitivo. Il partito che si è scagliato maggiormente contro il provvedimento è stato il Partito Democratico, mentre a livello politico è emersa qualche frattura nel governo giallo-verde.
Il ddl prevede in particolare la legittimità della difesa in casa nell’ipotesi di un grave turbamento nel proprietario. Inoltre, con questa riforma si è scelto di inasprire le attuali pene previste per una serie di reati, come ad esempio il furto e la violazione di domicilio. Secondo i detrattori si tratta di una “liberalizzazione del Fa West in Italia” e si teme una vendita troppo facile di armi.