Caccia di selezione per gestire i Cervidi:Convegno nazionale promosso dall’Arcicaccia toscana
Si terrà all’Hotel Garden di Siena, a partire dalle ore 9, un convegno nazionale, organizzato dall’Arcicaccia Toscana, dal titolo “La Caccia di selezione per gestire i cervidi”. Il notevole incremento e la diffusione sempre più capillare degli ungulati selvatici è un fenomeno recente per il nostro Paese, che ha coinvolto e coinvolge tuttora, sia le aree alpine, sia soprattutto, le regioni appenniniche. Un fenomeno di grande rilievo ambientale, venatorio ed economico che ha imposto, in tutti quei territori interessati dalla presenza di tali specie, l’adozione di adeguate strategie gestionali.
La necessità di ottemperare al contempo, sia alla conservazione di popolazioni animali dallo straordinario valore naturalistico ed evocativo, sia al contenimento di quelle fisiologiche conflittualità con le economie agrarie determinate dalla presenza degli ungulati selvatici, ha trovato in Italia, come già in gran parte d’Europa, la sua naturale realizzazione attraverso la caccia di selezione. Almeno per i cervidi, la caccia di selezione ha rappresentato in Italia un’opportunità dalle molteplici conseguenze. Un’occasione senza precedenti per il mondo venatorio che, proprio attraverso la caccia di selezione, ha potuto intraprendere un percorso di radicale innovazione e rinnovamento del proprio bagaglio culturale. Sono, infatti, state pioneristicamente gettate le basi per una nuova identità ed una nuova immagine della caccia e del cacciatore italiano, non più riconducibili ad una mera fruizione di un bene collettivo, ma piuttosto ad una parte attiva nella gestione della fauna selvatica. E’ proprio attraverso l’applicazione ed il rispetto dei principi fondamentali della caccia di selezione, di conoscenza preventiva delle popolazioni di fauna selvatica e del conseguente prelievo commisurato all’entità numerica e strutturale di queste, che si è contribuito in modo fondamentale, all’acquisizione di un ruolo da protagonista responsabile del cacciatore nella gestione della fauna selvatica. In definitiva, grazie alla selezione, la caccia italiana, oggi più che mai, ha assunto quei tratti distintivi di credibilità tecnico-scientifica e sociale, storicamente assenti nella memoria culturale del nostro Paese, ma ben radicati, al contrario in altre realtà europee. La caccia di selezione, tuttavia, non ha rappresentato una preziosa opportunità solo per il mondo venatorio, ma ha anche per tutti quegli enti pubblici cui spetta l’amministrazione della gestione faunistica e che, fra le esigenze di conservazione della fauna e quelle di contenimento delle eventuali conflittualità sociali determinate dalla presenza di questa sul territorio, debbono costantemente ricercare un punto di equilibrio e di mediazione. Tutto ciò ha potuto realizzarsi proprio grazie alla caccia di selezione in quanto massima espressione di un prelievo biologicamente e socialmente “sostenibile”; ossia in grado di garantire la conservazione delle specie cacciate e, allo stesso tempo, di poter essere “amministrato” e modulato, come nessun altra tipologia di caccia, in relazione al conseguimento degli obiettivi previsti dagli strumenti di programmazione faunistico venatoria. Oggi, da una parte del mondo venatorio nazionale e locale, vi è l’anacronistica richiesta di demolire questo elevato punto di equilibrio, questo assetto che contraddistingue la maggioranza delle regioni appenniniche e alpine, attraverso la concessione del prelievo con il segugio di specie come il capriolo. Questa richiesta insensata, che fa leva demagogicamente sulla paura del danno e alimenta il rifiuto di un auspicabile rapporto di convivenza con tali specie, deve essere contrastata e rifiutata in modo perentorio. La caccia ai cervidi con il segugio non solo non ha alcuna tradizione su scala nazionale, ma è dimostrato, rappresenta la nemesi di una gestione venatoria virtuosa di tali specie. Una caccia questa, difficilmente modulabile e controllabile che ha in seno la caratteristica di compromettere la conservazione e l’equilibrio strutturale delle popolazioni di cervidi. Una caccia, quella ai cervidi con il segugio, che non risolve le contestuali criticità legate alla presenza di tali specie ma che, invece, laddove è stata applicata, ha contribuito ad aggravarle, nonché a demolire quegli equilibri biologici e sociali conseguibili solo attraverso il prelievo selettivo. ARCI Caccia vuole portare alla luce, con questa iniziativa, che solo attraverso una gestione corretta e pronta a confrontarsi con le nuove sfide e problemi che si presentano, è possibile dare un futuro socialmente ed ecologicamente sostenibile all’attività venatoria da una parte e, dall’altra, dare risposte di lungo respiro alle problematiche ed ai conflitti, ma anche alle opportunità, che la crescita del patrimonio di ungulati porta con se.
Giornalista e fondatore di Caccia Passione. Correva l'anno 2002 quando diedi vita al portale internet, mettendo a frutto tre grandi passioni, quella in lettere moderne, l'altra per l'informatica e altresì per l'attività venatoria. Negli anni Caccia Passione è divenuto testata giornalistica ove oggi scrivono le migliori "Penne" giornalistiche d'Italia.
Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – AB Agrivenatoria Biodiversitalia, in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare e, nell’ambito del loro rispettivo impegno nel facilitare uno scambio di progettualità tra realtà ambientaliste, agricole, venatorie, scientifiche e...
Calendario venatorio La Cabina di Regia Toscana del mondo venatorio ha scritto nei giorni scorsi alla Regione sollecitando l’inserimento della tortora selvatica in preapertura. Le Associazioni Arci Caccia, Enalcaccia, Libera Caccia ed Italcaccia hanno chiesto che la Regione stessa si...
Vincoli ingiusti Continua la battaglia di Arci Caccia Pistoia per la rimozione di alcuni vincoli ingiusti dal Regolamento delle Aree Protette e delle Aree Contigue del Padule di Fucecchio. Per questo l’associazione ha inviato una lettera agli Assessori Monni e...
Peste suina e procedure Un'emergenza con più fronti, da quello dei danni causati all’agricoltura, alla diffusione della peste suina africana, da affrontare in tempi rapidi, con una semplificazione delle procedure. In sintesi, è quanto è emerso dall’audizione sulla caccia al...
Memoria integrativa È stata inviata una memoria integrativa per la proposta di Calendario Venatorio realizzata dall’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale in collaborazione con l’Ufficio tecnico di Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani all’attenzione dei competenti Uffici della Regione...
Calendario ufficiale Si apre oggi, lunedì 15 luglio, “A caccia di scatti – Seconda edizione”, il concorso fotografico organizzato da Federcaccia rivolto a chiunque, cacciatori e non cacciatori, iscritti a Federcaccia o non iscritti. Come lo scorso anno – in...
Le principali questioni Si è svolto a Firenze – presso la sede della Federcaccia Toscana UCT – il Consiglio Regionale dell’Associazione. A presiedere la riunione il Presidente Regionale Federcaccia Toscana UCT Marco Salvadori – anche in qualità di Vicepresidente Nazionale...
Proposte e sollecitazioni Mancano poche settimane all’inizio della stagione venatoria 2024/2025 e, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, suggerimenti, proposte avanzate dalle nostre Associazioni, la Giunta regionale non ha ancora voluto o saputo affrontare le problematiche che affliggono i cacciatori del...
Gli emendamenti in materia di caccia Di seguito il commento di Federcaccia Lombardia nelle parole del suo Presidente Marco Bruni: "Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la prima legge di revisione ordinamentale 2024, che modifica norme relative a diversi...
Nuovo testo regionale A seguito dell’incontro svoltosi presso gli uffici della Regione Toscana per la presentazione della proposta di Calendario Venatorio 2024/25 si è riunito l’Ufficio di Presidenza di Arci Caccia che ha formulato una serie di osservazioni. Maggiori certezze...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy