Le aree protette sono ora dotate di importanti piani di controllo per quel che concerne i selvatici, i quali finora erano stati applicati in maniera parziale a causa di problemi di tipo logistico ed economico. La federazione si è detta soddisfatta per il provvedimento adottato, una proposta dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e all’Energia. Le difficoltà ci sono state, ma il coordinamento operativo dei cinque parchi lucani è stato determinante.
Si è parlato nuovamente della filiera per l’uso della carne dei cinghiali catturati nel corso di queste operazioni, così da far diventare proficuo quello che al momento è un problema e una criticità. Tutte le azioni, infine, risponderanno pienamente alle finalità gestionali dei siti della rete Natura 2000 della Basilicata, sfruttando i fondi comunitari. Proprio nelle ultime ore è stato dato il via libera anche al calendario venatorio 2018-2019.