Come reso noto da Mario Atlante, numero uno della Federparchi della Basilicata, la Giunta Regionale ha approvato il piano di contenimento dei cinghiali nelle aree protette lucane. La presenza degli ungulati nel Parco del territorio regionale sta avendo impatti sempre più forti e da diverso tempo incide sugli habitat dei siti della Rete Natura 2000. Lo stesso discorso vale per le aree di valore naturalistico che si trovano negli stessi parchi.
Le aree protette sono ora dotate di importanti piani di controllo per quel che concerne i selvatici, i quali finora erano stati applicati in maniera parziale a causa di problemi di tipo logistico ed economico. La federazione si è detta soddisfatta per il provvedimento adottato, una proposta dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e all’Energia. Le difficoltà ci sono state, ma il coordinamento operativo dei cinque parchi lucani è stato determinante.
Si è parlato nuovamente della filiera per l’uso della carne dei cinghiali catturati nel corso di queste operazioni, così da far diventare proficuo quello che al momento è un problema e una criticità. Tutte le azioni, infine, risponderanno pienamente alle finalità gestionali dei siti della rete Natura 2000 della Basilicata, sfruttando i fondi comunitari. Proprio nelle ultime ore è stato dato il via libera anche al calendario venatorio 2018-2019.