Luca Braia, assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, ha annunciato gli ultimi aggiornamenti relativi agli abbattimenti selettivi e al controllo dei cinghiali. L’ente locale ha reso possibili tutte le metodologie creando le condizioni per prelevare gli ungulati tutto l’anno, oltre i tre mesi di caccia che la legge prevede di norma. Gli altri nove mesi saranno dedicati al controllo e al selecontrollo, sia nelle aree vocate che in quelle che non lo sono, tramite appostamento o girata. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i danni alle colture e aumentare la sicurezza dei cittadini.
La Giunta ha approvato il piano di abbattimento selettivo e controllo della specie che sarà valido fino al 2020, documento che ha già ottenuto il disco verde dall’ISPRA. Lo stesso discorso vale per il disciplinare della caccia di selezione, il quale prevede l’abbattimento di 2500 capi tra marzo e dicembre e altri 4500 esemplari nel triennio complessivo. Il disciplinare per il prelievo controllato garantirà poi la tutela delle produzioni e dei fondi coltivati. Tra l’altro, dal 14 al 26 marzo prossimi tutti i cacciatori residenti e in possesso dell’attestato di esperto nel censimento potranno presentare la domanda per partecipare al monitoraggio dei selvatici.
Le tecniche privilegiate (anche in combinazione) saranno quelle utili alla risoluzione del problema in tempi rapidi, creando il minor disturbo possibile alle altre specie faunistiche. Si tratta dell’appostamento fisso (la novità sarà quella dell’accompagnatore che aiuta nelle operazioni in alcuni siti) e il metodo della girata in forma collettiva e tramite l’impiego di un conduttore e cane limiere.