Il Consiglio Regionale della Basilicata ha approvato con 13 voti favorevoli e 5 contrari il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità del 2016: si tratta del testo che modifica alcune disposizioni regionali, tra cui quelle relative al turismo, l’urbanistica, la gestione dei rifiuti e, in particolare, i danni provocati dalla fauna selvatica e la caccia. Una delle novità di maggiore rilievo è quella che riguarda la Legge Regionale 28 del 1994, recante “Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata”. La modifica prevede l’inserimento dei Calanchi tra queste aree protette, vale a dire quelle in cui è possibile istituire un parco naturale. Inoltre, i parchi statali e quelli regionali avranno la possibilità di chiedere alla Regione di impiegare il personale attivo nella forestazione per conseguire le loro finalità istituzionali.
La stessa opportunità potrà essere sfruttata dalle Unioni di Comuni e dai Consorzi di Bonifica. Si è accennato sopra anche alla fauna selvatica: nello specifico, il Collegato Ambientale lucano prevede una semplificazione delle procedure per ottenere il risarcimento dei danni causati al patrimonio zootecnico dai selvatici e non mancano le modifiche. La norma di riferimento in questo caso è la Legge Regionale 23 del 2000 (“Norme per il risarcimento dei danni causati alle produzioni zootecniche della fauna selvatica o inselvatichita”).
I tempi dei rimborsi dovranno essere certi e più rapidi di quelli degli ultimi anni, in particolare per quel che riguarda la presentazione delle istanze: l’intera procedura verrà informatizzata proprio per facilitare le richieste. L’approvazione da parte del Consiglio Regionale comporta novità anche in relazione alla caccia. Il Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità va infatti a modificare un’altra legge regionale, la numero 1 del 1995 (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”).
A cambiare saranno le quote di iscrizione agli Ambiti Territoriali di Caccia lucani: il Titolo III della norma è dedicato agli ATC con una serie di articoli. L’articolo 24 parla delle modalità di iscrizione all’Ambito, da effettuare nei limiti di densità venatoria. Gli ATC sono equamente distribuiti tra le due province di Matera e Potenza e le iscrizioni sono riservate in base a determinate priorità. Sono privilegiati i nativi lucani non più residenti nonché i cacciatori non nativi della Basilicata ma in possesso di fondi inclusi nell’Ambito. Dopo questi cacciatori ci sono, in ordine di importanza, quelli che provengono da altre regioni italiane e quelli che provengono da altri stati europei. Ora si attende l’applicazione concreta delle modifiche introdotte dal testo.