L’idea di una mostra interna della proposta commerciale della Bignami ha raggiunto la maggiore età: sono diciotto le manifestazioni organizzate nella sede di Ora e il successo continua ad essere pieno e appagante come hanno da essere le cose allestite con serietà di intenti, attenzione e molta determinazione. Porre a disposizione della clientela tutto il panorama dei prodotti illustrandolo attraverso il proprio personale interno e gli agenti di zona è una formidabile leva per rendere fruttuoso il viaggio: i vantaggi devono sempre avere due facce e qui il tornaconto è davvero ben ripartito fra tutti. Quest’anno poi, ciliegina sulla torta, la manifestazione si è tenuta nell’ala nuova della palazzina che oramai ospita tutto il lavoro dell’azienda atesina, dagli uffici dirigenziali alla parte espositiva, dall’officina al magazzino ulteriormente ampliato e dotato del più avanzato sistema elettronico per velocizzare la presa, l’imballaggio e la spedizione di quanto la clientela richiede.
Lo stile fa parte del DNA della famiglia Berti e di quanti operano sotto l’egida del marchio oramai prossimo agli 80 anni: uno sguardo d’insieme al fabbricato e, in particolare, a quel terzo piano dove si espone la maggior parte dei prodotti ne fa fede: ampi gli spazi in modo da accogliere un buon numero di persone senza che si creino per questo dei fastidi, luce a profusione e poi una parete completamente in vetro che spazia sulla Val d’Adige: un colpo d’occhio fenomenale e che dispone l’animo alla miglior comprensione dei prodotti.
Nelle armi lunghe, quelle che maggiormente interessano il nostro settore, spicca la novità della Sauer 404 XCT Carbon: siamo a livello Premium nel prezzo come nelle particolarità tecniche di questa meccanica di vertice della Casa con canna e testina otturatore intercambiabili, struttura portante in ergal a cui si fissano i due elementi della calciatura realizzata in carbonio nella forma di recente adozione, detta Synchro, con ampia finestratura per il pollice passante e dorso regolabile per una postura di tiro di resa eccellente con un peso contenuto in soli 2,8 kg. Parimenti nuova sempre da Sauer la versione GTI del Mod 101, fra le più recenti realizzazioni in ordine di tempo in cui si sono adottati criteri costruttivi di ottima resa basati su nuove tecnologie dai costi contenuti: qui la calciatura è in pezzo unico, ma riprende lo stile a pollice passante, dorso regolabile, asse molto dritto, il tutto ricavato da un blocco di legno stratificato che, a nostro parere, possiede almeno un paio di caratteristiche essenziali e determinanti come l’aspetto gradevole (sempre legno è) e la salda rigidezza non sottoposta alle variazioni dei fattori climatici e, se si vuole, si può ancora aggiungere il costo contenuto.
La Mauser mantiene il prodotto di vertice con il fucile M03 a cui si affianca il tipo M12, di struttura semplificata, ma non per questo meno raffinata negli elementi essenziali dove, ad esempio, è stata migliorata la sicura a tre posizioni dotata ora del punto per l’apertura dell’otturatore e il ritorno in automatico nella posizione di blocco completo delle manovre. Questi i due nuovi allestimenti: M12 Impact, un vero allweather calciato in sintetico, meccanica e canna scanalata in acciaio inox trattato Ilaflon® contro ogni ossidazione, precisione estrema e calibri .243 e .308 Win. più il .30-06 Sprg.; M12 Max dove l’ergonomia della calciatura a pollice passante ricavata nel legno stratificato riprende lo stile delle Mauser da tiro con disponibilità in tutti i calibri previsti per il modello base. Ancora da Mauser è interessante il nuovo attacco HexaLock a sei alette di tenuta, sviluppato per i modelli M12 e 98 con estensione anche alla Sauer Mod. 101, qualità tedesca a prezzo molto conveniente.
Ruger si inserisce nei cosiddetti tube gun una variante dei black rifle non più impiegati per la caccia, ma dediti ai banconi di poligono: la inseriamo comunque in queste righe perché la meccanica mantiene pur sempre un castello con anello e ponte chiusi, un otturatore girevole scorrevole e una canna semipesante a 5 righe camerata per tre eccellenti calibri: .243 Win., .308 Win. e 6,5 Creedmore: al nucleo centrale si applicano il calcio pieghevole e collassabile, l’impugnatura a pistola e l’astina Samson Evolution dotata di attacchi Key Mod e slitta Picatinny inclinata di 20 MOA. Lavorazioni e precisione da Ruger: come il prezzo sempre molto democratico.
Non ci sono particolari novità nel lungo elenco di fabbricanti presso cui si trovano i pezzi classici già ben conosciuti: Weatherby, Savage, CZ, Christensen, HS Precision, Hatsan, Armsan, Mossberg con Walther e Anschütz che monopolizzano l’attenzione dei tiratori di poligono.
Nelle ottiche c’è notevole fermento causato dalla disponibilità di materia prima, dalla discreta facilità di assemblaggio presso ditte specializzate che operano in paesi a basso costo di mano d’opera assicurando insieme una buona affidabilità. Se partiamo dai vertici dei costruttori osserviamo la Zeiss che copre con le sue tre linee di prodotto, Victory, Conquest e Terra, tutto il campo disponibile, offrendo ottiche, binocoli e lunghi al massimo livello per ogni fascia di prezzo. Meopta dalla Cekia già presente nel settore dove l’elettronica gioca su binocolo e cannocchiale da mira con le correzioni richieste dai vari parametri in gioco, qui è presente con tre ottiche da puntamento nelle sue tre classi: vediamo quindi il MeoStar R2 8×56 Rd con torrette MeoTrack II perfezionate e tubo da 30 mm, Il MeoTac 3-12×50 Rd con tubo da 34 mm, torrette ZeroStop alte, il MeoPro 3,5-10×44 Rd con tubo da 25 mm e le torrette perfezionate del MeoStar. Tutti questi cannocchiali hanno il reticolo illuminabile. Da ultimo il MeoRed è un punto rosso di robustezza e impermeabilità a tutta prova, abbinabile a visori notturni, grande praticità di impiego, indicatore di livello della batteria. La statunitense Bushnell diversifica le novità del momento su molti articoli e citiamo quindi il lungo Trophy Xtreme 20-60 con obiettivo da 50 o 65mm, il punto rosso AK 1-25 mm, i cannocchiali Trophy 3-9×50 e il 3,5-10×36 dotato di torretta balistica, il binocolo 8×42, il telemetro Xtreme 4×20, la fototrappola E2: buon livello qualitativo e prezzi molto invitanti.
Nikko Stirling ha nella serie Diamond Long Range i punti di forza con valori 4-16×50 e 6-24×50 entrambi dotati di tubo da 30 mm, illuminazione, lenti con rivestimento multistrato: i prezzi sono davvero interessanti.
Abituati a osservare la sigla Sig-Sauer su armi corte e lunghe colpisce vederla sulle ottiche: una serie compatta con binocolo, punto rosso, telemetro e due cannocchiali, Tango 4 e Tango 6, provengono da studi ispirati a tecnologie optoelettroniche militari con robustezze e rendimenti adeguati alle specifiche più dure e alla costanza di prestazioni.
La Hawke inglese è un ingresso piuttosto recente in Bignami: la Casa è sempre stata fornitrice dell’esercito dell’UK e vanta costruzioni affidabili nella resistenza, nella precisione e nel rendimento sul campo: oltre a uno spektiv molto compatto con visore dritto o angolato vengono proposti cannocchiali da tiro come il Sidewinder ED 10-50X60, il Vantage SF IR in 3-12×50, 4-16×50 e 6-24×50 con tutto quello che è funzionale a un impiego venatorio ad ampio raggio, il Frontier 30 1-6×24 specifico da battuta. Le quotazioni di queste ottiche lasciano piacevolmente stupiti, specie dopo averle soppesate e provate in campo aperto.
Novità negli attacchi di Ziegler dedicati alle carabine Blaser con anelli di montaggio o adattatore per la scina: la stabilità e l’esatto riposizionamento dell’ottica sono garanzie di tutto rispetto.