Precedentemente la caccia di selezione ai cinghiali si interrompeva nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, periodo in cui aumentava la proliferazione della specie e di conseguenza aumentavano i danni. Viene dunque approvato dalla Giunta il primo elenco dei piani di prelievo selettivo della specie, per la stagione venatoria 2019/2010, presentati dagli istituti di gestione della caccia (ATC e CA, Aziende faunistico venatorie e Aziende agrituristico venatorie): ad oggi risultano essere in totale 4418 i capi richiesti per l’abbattimento.
Altra novità introdotta è il prelievo prioritario, nelle aree critiche di presenza del cinghiale, di femmine e piccoli della specie. Per questo punto gli istituti di gestione della caccia dovranno integrare i piani entro il 30 aprile 2019. Per l’assessore regionale all’Agricoltura, la Regione Piemonte recepisce così le direttive espresse da ISPRA e offre un utile strumento agli agricoltori piemontesi che subiscono ingenti danni causati dai cinghiali sui terreni coltivati.
Le emergenze si affrontano solo con leggi speciali; forse in Piemonte la cosa incomincia ad entrare in testa a chi è sempre stato contrario a certi provedimenti!
cordialità