Ci siamo occupati non da molto e con ampia soddisfazione di uno degli ultimi cannocchiali da puntamento della Konus, l’azienda di Settimo di Pescantina (VR) dedita a una ricerca solida e approfondita nell’ambito dei materiali ottici con una particolare attenzione alla solidità dei propri apparecchi, al loro rendimento sul campo, a una proporzione decisamente favorevole fra la qualità intrinseca e l’esborso richiesto all’acquirente, all’istituzione di un rapporto diretto fra la direzione/proprietà e il cliente con il vantaggio, non certo usuale di questi tempi, del mantenimento di un magazzino cospicuo per soddisfare in tempi rapidissimi le diverse richieste.
Siamo stati ospiti dell’armeria di Remo Martinengo in Corso Nizza a Cuneo dove ci sono stati gentilmente sottoposti tre binocoli della Konus appartenenti alla più recente produzione. Già di primo acchito si apprezza l’impostazione di tutti questi binocoli sul sistema dei prismi a tetto e, per il tipo intermedio, del ponte aperto: soluzione oggi qualificante per i prodotti di classe e decisamente funzionale sia per quanto attiene alla resa ottica, sia per la facilità di impugnatura anche con una mano sola, momento in cui si palesa anche il fattore non certo secondario della bilanciatura. Esaminiamo un po’ più da vicino i tre prodotti scalati da differenti finezze, diversità di rendimento e, necessariamente, un giusto rapporto nella quotazione.
Konus Emperor 10×42 W.A. 230.00 €
Konus Rex 10×42 W.A. 329,00 €
Konus Range 8×42 telemetrico 980,00 €
Una visione di insieme ragguaglia immediatamente sull’ambito un cui collocare i tre prodotti che sono presentati in una solida scatola di cartone stampato entro cui vengono inseriti i binocoli con i relativi astucci: contenitori morbidi in cordura per i primi due mentre il terzo gode di una situazione più adeguata al proprio status di ottica telemetrica con un bauletto rigido che ripara il contenuto anche da colpi non proprio leggeri. In tutti sono presenti le taschette interne a reticella chiuse da una cerniera per riporre piccoli particolari senza tema di perderli. Vengono fornite le cinghie per sospendere al collo gli apparecchi e ci si è curati di inserire gli appositi spessori imbottiti nel punto di appoggio per non rendere fastidioso il porto; parimenti sono presenti i coprioculari di tipi diversi secondo l’importanza del binocolo. Detto degli accessori, pur importanti e comodi, passiamo alla sostanza: la gommatura verde a protezione dello scafo in metallo è una costante per la praticità e l’impermeabilizzazione così come il disegno ergonomico.
Nelle caratteristiche tecniche spiccano le lenti a fase corretta con prismi BAK-4, il riempimento di nitrogeno per evitare appannamenti, una visione super grandangolare, oculari sensibilmente maggiorati e sollevabili per chi porta gli occhiali, lenti con il trattamento “Silver” per la miglior trasmissione di luce e il contenimento dei riflessi, una marcata distanza pupillare, la messa a fuoco con tasto rotondo centrale. Esponiamo alcune misure comuni per il modello Emperor 10×42 e per il modello Rex, sempre con valori 10×42: il campo visivo a 1.000 m è di a 106 m, la pupilla di uscita pari a 42 mm e il peso contenuto in soli 550 g.
La differenza di quotazione passa da 230,00 a 329,00 €, quindi con un incremento percentuale del 43%: parecchio nei numeri, ma poco se si considera come con 99,00 € in più, quindi una cifra decisamente contenuta in assoluto, si passi a uno strumento di ben diversa caratura: con il primo ci si diverte a passeggiare gli occhi qua e là camminando nella natura, con il secondo si osservano compiutamente tanti particolari anche in condizioni di luce non favorevoli con tutta un’altra soddisfazione se tale pratica rientra nel nostro ambito mentale. Diremo proprio che il gioco di un cento euro in più vale ampiamente la candela. Un salto forte e motivato riguarda poi il modello Range 8×42 provvisto di telemetro con tutta una serie di correttivi adeguati all’impiego più proficuo di tale apparecchiatura come i filtri per la pioggia, per la visibilità scarsa con un poco di nebbia, per quei rami che si interpongono fra noi e il nostro capo da catturare, per la scarsa riflettenza di superfici su cui il raggio laser non fa presa. Il treno di lenti mette in bell’evidenza l’insieme di tutte le caratteristiche sopra descritte, ulteriormente affinate come si conviene al prodotto aziendale di vertice.
Ovviamente il prezzo è di 980,00 €, sempre assai favorevole per una simile dotazione, e il peso è superiore a quello dei due binocoli poc’anzi esaminati: è lo scotto da pagare per disporre di quel rilevatore di distanza di cui oggi pochi sanno fare a meno. In effetti, conoscendo la traiettoria del proiettile uscito dal nostro fucile, si dispone di un valido aiuto per sbagliare di meno e tutto questo con un esborso assai contenuto.