Dati smentiti
“Il documento finale sui Key Concepts del 2021 rileva come i dati italiani siano fortemente difformi rispetto a quelli degli Stati membri vicini. L’allora Ministero per la Transizione Ecologica, non seguì infatti le procedure di concertazione né la scala di priorità nei riferimenti scientifici che la Commissione europea aveva indicato. La stessa CE ha evidenziato specifiche incongruenze, in molti casi sostenendo la possibilità di confusione fra movimenti invernali e la migrazione vera e propria. Addirittura in due casi (beccaccia e codone) la CE smentisce i dati italiani, affermando che la migrazione ha inizio in febbraio e non in gennaio come indicato da ISPRA.
Gli studi recenti
L’Istituto aveva allora giustificato le proprie proposte di chiusura anticipata basandosi esclusivamente su dati interni, non ottemperando alla trasmissione di pubblicazioni di supporto, richieste dalla CE. Inoltre, ho evidenziato al Ministro Pichetto Fratin, come i dati Ispra relativi ad alcune specie di interesse venatorio, risultino diametralmente opposti anche alle risultanze di recenti studi portati avanti dalle Università e dalle associazioni di categoria, ottenuti con la moderna tecnologia della telemetria satellitare e coincidenti con i dati degli altri paesi UE.
Contenziosi amministrativi
Ho chiesto pertanto se il Ministro ritenga opportuno chiarire la tematica, adottando velocemente gli atti necessari ad una revisione dei dati italiani KC per consentire alla CE la rettifica del documento per il nostro Paese. Questo adempimento risolverebbe buona parte dei contenziosi con la Giustizia Amministrativa e uniformerebbe i dati italiani a quelli dei paesi posti sullo stesso areale di migrazione, così come previsto, per la corretta gestione degli uccelli migratori a livello transnazionale dalla stessa direttiva 147/2009/CE”. Ha dichiarato l’On. Francesco Bruzzone (Lega) nella propria nota allegata alla trasmissione dell’interpellanza (Fonte SEGRETERIA ON. BRUZZONE).