Inoltre, il MIPAFFT ha rivendicato la competenza sulle specie cacciabili, chiedendo la revisione dei dati, alla luce dei lavori sopra richiamati, dei quali il ministero dell’Ambiente non ha voluto tenere conto, e ha chiesto di sedere con un proprio rappresentante nella commissione consultiva Nadeg, che deve valutare l’aggiornamento dei KC. Federcaccia si è detta soddisfatta per queste posizioni, auspicando come il Ministero dell’Agricoltura possa riprendere il ruolo guida nelle questioni venatorie.
FIDC ha ringraziato inoltre tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato, in particolare i Senatori Francesco Bruzzone e Stefano Borghesi e la sottosegretaria all’Ambiente Vannia Gava. Il comunicato si conclude così: “Continuiamo quindi rinfrancati la nostra opera a sostegno di una attività venatoria sostenibile e moderna, che possa mantenere al suo interno le cacce tradizionali in una veste in linea con le Direttive europee e i dettami della scienza senza per questo essere mortificata da ingiustificate restrizioni dettate da approcci ideologici“.