I Gruppi Cinofili della Vallesina e di Ancona hanno organizzato per il fine settimana di sabato 12 e domenica 13 marzo 2016 le prove di caccia pratica su selvaggina naturale CAC-CACIT (i due famosi attestati cinofili): non si tratta di una gara come un’altra, in quanto per la FIDASC Nazionale (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) sarà valida per l’acquisizione del punteggio valevole per la composizione delle rappresentative nazionali negli impegni internazionali. L’interesse nei confronti dell’evento è quindi di un certo livello. Le prove si svolgeranno nelle Zone di Ripopolamento e Cattura San Paolo di Jesi-Castelfidardo-Ostra-Osimo, in provincia di Ancona.
La norma finale prevede in questo caso che la classifica finale verrà stilata in base al punteggio acquisito dal cinofilo sportivo con lo stesso ausiliari. Inoltre, uno stesso cinofilo sportivo non potrà partecipare con uno o più binomi in queste prove. La prima prova è prevista per sabato 12 marzo e riguarderà l’acquisizione del punteggio del ranking per le categorie “Libera Continentali Italiani”, “Libera Continentali” e “Libera Inglesi”. Domenica 13 marzo, poi, le stesse categorie saranno protagoniste della seconda prova in programma. I premi verranno assegnati ai primi tre classificati di ogni singola batteria.
Come comunicato dagli organizzatori, il raduno è stato fissato alle 6:30 precise presso la Casa Colonica di Via Roncaglia a Jesi. Per quel che riguarda invece le norme da rispettare, sarà in vigore il regolamento ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) per le prove dei cani da ferma: tutti i soggetti che parteciperanno dovranno essere muniti dell’apposito libretto delle qualifiche. Per “selvaggina naturale” si intende quella che viene di solito cacciata con il cane da ferma, stanziale o migratoria: gli esempi sono quelli del fagiano, starna, pernice rossa, pernice sarda, coturnice, quaglia, beccaccia, beccaccino, croccolone, colino, francolino, tetranoidi, nonché la lepre variabile.
Secondo l’ENCI non può essere ritenuta idonea, al contrario, la selvaggina di recente immissione. Nelle prestazioni i giudici valuteranno soprattutto l’andatura tipica della razza, più o meno veloce comunque a seconda della natura del terreno. Ai cani da ferma sarà richiesto di mantenere costantemente il contatto con il conduttore e di essere ubbidienti ai suoi richiami. La ferma dovrà essere solida, decisa ed espressiva, mentre i cani qualificabili saranno sempre sottoposti alla prova di riporto secondo le norme previste dall’Ente. Tra i criteri di giudizio non possono essere dimenticati il rendimento delle azioni ai fini venatori e l’aderenza allo stile tipico della razza, fondamentali per il punteggio e la classifica finale delle prove.