La Corte dei conti indaga sui consulenti della Brambilla
La Procura del Lazio della Corte dei conti, ha aperto un’istruttoria sulle consulenze al ministero del Turismo diretto dal ministro Michela Vittoria Brambilla. Si ipotizza un danno erariale. La Procura, guidata da Pasquale Iannantuono, ha aperto l’istruttoria a seguito di notizie di stampa secondo le quali oltre una decina di persone assunte presso il ministero del Turismo come consulenti per il rilancio dell’immagine dell’Italia svolgerebbero attività di partito.
Secondo le notizie stampa svolgerebbero attività di partito
Si tratterebbe di persone con varie provenienze, ma tutte con una caratteristica comune: aver lavorato nel settore dello spettacolo nelle televisioni Mediaset. Secondo le accuse sarebbero nel libro paga del ministero o di strutture dipendenti dallo stesso, ma avrebbero svolto attività presso i Circoli della libertà della Brambilla. Si tratterebbe di persone con le quali lo stesso ministro Brambilla aveva o avrebbe lavorato in passato nel mondo dello spettacolo. L’attività svolta si sarebbe incentrata tutta in Lombardia. Da questa notizia di stampa, la Corte dei Conti è partita con la sua istruttoria.
I giudici contabili esamineranno i contratti
Ora gli uffici della Corte dei conti di viale Mazzini esamineranno i contratti. Proprio per questo sarebbe in partenza una richiesta al ministero di fornire tutta la documentazione. Sono quattro i punti d’interesse: l’oggetto e la durata delle consulenze, i curricula degli assunti e il compenso stabilito. I magistrati contabili valuteranno se le consulenze erano necessarie o meno, visto che la manovra aveva chiesto a tutti i ministeri tagli economici generalizzati e di rilevante dimensione.
Si ipotizza danno erariale
L’ipotesi di lavoro è ovviamente quella di danno erariale, tenuto conto che proprio l’ultima manovra finanziaria ha ribadito e aggravato le condizioni di rigore per il conferimento di incarichi di consulenza nelle pubbliche amministrazioni.
fonte: ilsole24ore