Le ultime critiche non sono state prese bene, in quanto basate su informazioni sbagliate. Come ha chiarito il presidente, gli interventi fanno parte del Progetto Life, approvato e finanziato dall’Unione Europea. Le tecniche sono state decise insieme all’ISPRA, dunque non è chiaro all’Ente Parco con chi altro si sarebbe dovuto confrontare. Gran parte dei fagiani prelevati da Pianosa sono stati catturati e distribuiti in prevalenza agli Ambiti Territoriali di Caccia e Sammuri si è detto sorpreso per il fatto che Arci Caccia Livorno non abbia contezza degli esemplari esatti: la quota attuale è pari a 600.
Gli abbattimenti rappresentano il complemento necessario per portare a termine gli interventi, in parallelo stanno proseguendo le catture, anche se meno efficaci rispetto alla fase iniziale. La nota del presidente ha evidenziato anche l’ampia diffusione dell’operazione sui media e il riferimento poco chiaro di Arci Caccia ai corsi a pagamento per i cacciatori. Dei fagiani di Pianosa ha parlato oggi la Federcaccia, ricordando come sia stato un caso importante e significativo in cui il mondo venatorio ha testimoniato l’approccio corretto quando si parla di biodiversità e gestione.