La presa di posizione dell’Arci Caccia sugli interventi di eradicazione dei fagiani e pernici rosse sull’Isola di Pianosa hanno stupito e non poco Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Sammuri ha ricordato la lunga collaborazione con l’associazione venatoria e i rapporti di cordialità che hanno portato all’apprezzamento dell’interesse nei confronti della gestione faunistica.
Le ultime critiche non sono state prese bene, in quanto basate su informazioni sbagliate. Come ha chiarito il presidente, gli interventi fanno parte del Progetto Life, approvato e finanziato dall’Unione Europea. Le tecniche sono state decise insieme all’ISPRA, dunque non è chiaro all’Ente Parco con chi altro si sarebbe dovuto confrontare. Gran parte dei fagiani prelevati da Pianosa sono stati catturati e distribuiti in prevalenza agli Ambiti Territoriali di Caccia e Sammuri si è detto sorpreso per il fatto che Arci Caccia Livorno non abbia contezza degli esemplari esatti: la quota attuale è pari a 600.
Gli abbattimenti rappresentano il complemento necessario per portare a termine gli interventi, in parallelo stanno proseguendo le catture, anche se meno efficaci rispetto alla fase iniziale. La nota del presidente ha evidenziato anche l’ampia diffusione dell’operazione sui media e il riferimento poco chiaro di Arci Caccia ai corsi a pagamento per i cacciatori. Dei fagiani di Pianosa ha parlato oggi la Federcaccia, ricordando come sia stato un caso importante e significativo in cui il mondo venatorio ha testimoniato l’approccio corretto quando si parla di biodiversità e gestione.