A renderlo noto è la sezione comunale di Portoferraio della Federazione Italiana della Caccia (Fidc). “I reati ascritti ai cacciatori a seguito delle denunce – dice il responsabile della sezione Carlo Simoni – andavano dalle minacce al danneggiamento, tutti fatti che il tribunale ha invece sentenziato non furono commessi perchè mai sussistiti. I cacciatori solo perchè svolgono questa attività, per la quale pagano peraltro ingenti tasse regionali, sono spesso oggetto di accuse e pregiudizi a prescindere dalle loro condotte.
Sono inoltre visti come soggetti indesiderati e uccisori indiscriminati di animali e spesso messi alla gogna dall’opinione pubblica del tutto ingiustificatamente. I cacciatori accusati hanno fatto valere i loro diritti in giudizio ed il tribunale ha dato loro ragione“. I fatti al centro del processo conclusosi nei giorni scorsi erano avvenuti nel 2016 (Il Telegrafo Livorno).