Il via libera
Ci risiamo, le questioni venatorie legate all’Isola d’Elba tornano a riguardare una specie ben precisa. Nelle ultime ore c’è stata una novità importante, visto che questo territorio deve fare i conti con degli ungulati, nello specifico i cinghiali. Non a caso, Maurizio Burlando, direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ha reso nota l’approvazione della delibera per il prelievo selettivo di questi animali.
Popolazione da ridimensionare
Si tratta di un testo che ricomprende tutto il 2024 e l’obiettivo, come avvenuto negli anni scorsi, è quello di ridurre la popolazione di selvatici nell’isola. La loro proliferazione sta mettendo a rischio le colture, senza dimenticare i danni alle persone e all’ambiente. Il piano, in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre, sarà comunque sottoposto a una verifica periodica. Ma come funzioneranno nello specifico gli abbattimenti?
Smaltimento delle carcasse
Ogni cinghiale abbattuto dovrà essere sottoposto a opportuna identificazione mediante una fascetta di riconoscimento, indicando sulla stessa il giorno e il mese dell’abbattimento. In base a quanto previsto dalla delibera, gli esemplari da privilegiare per quel che riguarda il prelievo sono quelli di sesso femminile e in età riproduttiva. Lo smaltimento (rifiuti relativi all’eviscerazione) dovrà avere luogo in rispetto della normativa vigente.